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SEASPIN MURIGU 25

€ 11.90

Seaspin

Murigu in sardo significa trambusto, fermento, proprio quello che succede durante una frenetica attività alimentare in mare, quella che i pescatori definiscono mangianza, ed è proprio alla pesca sulle mangianze che è dedicato il Murigu di Seaspin. Il corpo metallico di un metal jig è stato inglobato in un involucro di plastica, alla ricerca di un calibrato rapporto fra peso e volume e di una forma del corpo che consentisse anche a questa tipologia di esca di avere dei movimenti propri. La grande lanciabilità lo rende idoneo per rimanere distanti dalle mangianze e non disturbare l’attività predatoria, e grazie al suo affondamento rallentato, alla posizione del baricentro ed alla forma del corpo si può sfruttare in modi diversi rispetto ad un jig tradizionale. Se recuperato lentamente si muove in modo lineare come un pesciolino tranquillo, se si accelera ma si mantiene il recupero costante prende un leggero scodinzolio che imita un pesce in attività, se recuperato velocemente sale in superficie simulando una preda che cerca di fuggire dal predatore, mentre se lasciato inerme il suo assetto in caduta è praticamente orizzontale e con un leggerissimo rollio, ad imitazione dei pesciolini che sono stati feriti o uccisi durante gli attacchi dei predatori. Il Murigu nasce quindi come esca versatile per l’uso su pesci che attaccano in branco come palamite, tombarelli, alletterati, lampughe e quant’altro: le colorazioni sono state selezionate per disporre di una grande varietà di scelta, dai diversi pesci foraggio ai colori di fantasia, ed in tutti i modelli la plastica che ricopre la parte metallica colorata dona all’esca in acqua un alone lucente che imita i pesciolini vivi. Azione: Nessun recupero: caduta lenta, lieve rollio sull’asse ed assetto orizzontale Recupero lento: movimento lineare Recupero regolare: scodinzola Recupero veloce: scodinzola stretto fino a salire in superficie

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SEASPIN LEPPA JIG 11

Non disponibile

Seaspin

Dopo il 22, il 33, il 44 e il 55 non poteva mancare la misura piccola del particolarissimo jigs della casa sarda Seaspin. Nasce quindi Leppa 11 come risposta a tutti i lanciatori salt e fresh water che amano utilizzare attrezzature light per la ricerca dei loro predatori preferiti. Rimangono invariate le proporzioni e la forma dei fratelli maggiori: quella particolare “anatomia” che rende i leppa unici nel loro genere. Il corpo schiacciato ed aerodinamico con il baricentro dell'esca spostato verso la parte posteriore rendono questo jig un vero “proiettile” . Il suo nuoto risulta nervoso e scodinzolante anche su recuperi lenti e lineari e l'artificiale risponde con prontezza alle jerkate producendo il classico movimento “side to side” generalmente più comune nei classici jerk minnow. Durante la caduta verso il fondo il jig, grazie alla sua forma a coltello, lascia la traiettoria verticale “esibendosi” in uno sfarfallio disordinato, accentuato maggiormente dalla rifrazione della luce sul fianco dell'esca formato da tre piani leggermente angolati tra loro. Proprio per questa caratteristica abbiamo deciso di armare il metal con un singolo assist (formato da un resistente cordino e da un Gamu round Hook misura #1) e nello specifico vediamo il perchè : 1 L'assist hook è un'elemento mobile aggiuntivo che crea interesse alla vista del predatore. 2 La “leggerezza” dell'assist aumenta le probabilità di strike soprattutto sui predatori che aspirano l'esca. 3 Se il jig viene utilizzato sul fondale la “leggerezza” dell'assist hook scongiura spiacevoli incagli. 4 Il Gamu Hook facilita e velocizza le fasi di slamatura rendendo possibile il rilascio della preda. 5 La mobilità dell'assist hook annulla completamente qualsiasi effetto leva o torsione che spesso fa slamare la preda. 6 La robustezza dell'assist hook rende un'esca piccola come questa performante anche su prede di ottima taglia. Lette queste caratteristiche si intuiscono i numerosi scenari in cui il Leppa 11 può essere impiegato con successo: dalle classiche mangianze off-shore (quindi alletterati, sugarelli, sgombri, occhiate, tombarelli, lampughe, palamite etc etc) alla ricerca di tutti quei pesci di fondale come paraghi, gallinelle, dentici, scorfani e tracine. Ma anche ottimo per insidiare da terra negli schiumoni del sottoriva spigole, saraghi, occhiate, serra e barracuda. Grazie alla sua misura si presta per essere usato anche in fresh water: per esempio lasciato cadere verso il fondale di un grande lago alla ricerca di un persico reale oppure fatto sfarfallare nella corrente di un torrente pronto ad incuriosire una bella trota in caccia! Per il resto la vostra fantasia saprà trovargli impieghi altrettanto validi ed efficaci!! Target: Palamita, Ricciola, Lampuga, Tombarello, Tonnetto Alletterato, Sugarello, Sgombro, Tracina, Persico Reale.

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SEASPIN EJA 130 BULLET

€ 17.95

Seaspin

Il nuovo EJA 130 Bullet della Seaspin è un jerk affondante da 130mm. per 28g. di peso, dotato di armatura passante ed equipaggiato con tre ancorette stagnate del #4, rinforzate 3x. Profondità di nuoto: 70-130 cm. Ha un movimento in acqua caratteristico, vigoroso e dinamico ma al tempo stesso piacevolmente fluido. Molto efficace anche solo sul recupero attivo lineare, nuota perfettamente con forti correnti laterali. Irresistibile se animato con ritmiche jerkate, soprattutto nelle fasi di stop and go. Si può recuperare in un ampio ventaglio di velocità ed è utilizzabile perfettamente anche a traina. Ti permette di stare in pesca senza sforzo anche quando: Il vento contro ti permetterebbe di lanciare a soli a venti metri e saresti costretto a cambiare spot. Le onde grosse ti buttano in superficie tutti gli altri artificiali e la cosa è seccante quando in quelle circostanze hai la sensazione che sotto ci siano i mostri! Grazie al fatto che lo lanci lontanissimo, riesci finalmente ad arrivare proprio là, dove sai che ci sono i pesci che girano o sono in agguato e in attesa. Riesci a lanciare proprio quei 10 metri in più che non sei mai riuscito a fare con gli altri artificiali. Con le ancorette rinforzate di taglia superiore, rispetto al modello galleggiante, riuscirai a tenere quei pesci grossi che puoi trovare quando le condizioni sono difficili. I barracuda o i serra sono apatici, magari la notte, magari sul fondo o sopra il cappello della secca, e hai proprio bisogno di un artificiale pesante che scenda in mezzo a loro e provochi il loro attacco scappando via, sbandando improvvisamente. Ecco, trovato! Devi stare lontano dalle mangianze per non disturbare ma ti serve un artificiale con paletta. Un jerk? Meglio ancora! Hai bisogno di un artificiale pesante ma di movimento per fare incavolare quei pesci che non hai mai potuto prendere. In pratica hai “semplicemente” l’esca giusta al momento giusto, quella che ti permette di pescare quando le altre non servono, dici niente?

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SEASPIN TOTO 113

Non disponibile

Seaspin

Il Toto 113 della Seaspin è lungo 113mm. per un peso complessivo di circa 23g. ha l’armatura passante e due ancorette marine di resistenza 3x della misura n°4. Nove diverse colorazioni, scelte tra quelle del modello superiore più ricercate in questi anni, con una maggiore varietà delle versioni trasparenti con olografica interna che sono state in assoluto le più gradite. Un attenzione all'estetica ovviamente non fine a se stessa, ma finalizzata alla ricerca dei colori che hanno fatto fare maggiori catture tra le specie a cui è dedicato il modello, durante i test durati oltre un anno. Se infatti il fratello maggiore, del peso di 36g. era un artificiale dedicato principalmente a serra, lecce, ricciole e tonnetti di media taglia, anche se poi ha avuto risultati positivi sia sul tonno rosso e sia praticamente su tutti i pesci predatori mediterranei, il nuovo TOTO 113 è dedicato fondamentalmente a pesci di media taglia come spigole, lampughe, barracuda, ricciole, lecce e serra. Con i suoi 23g. infatti il "Totino" ricade perfettamente nella classica "comfort zone" della stragrande maggioranza dei pescatore mediterranei. Ha fondamentalmente la stessa forma del modello di taglia superiore ed è anche questo caratterizzato dal buco trasversale passante, presente nella parte posteriore del corpo, e dalle due svasature asimmetriche laterali che servono ad incanalare una quantità maggiore di acqua verso le superfici curve presenti intorno al foro. La pressione extra che si crea in questo modo nella parte posteriore del modello si combina con la normale pressione dell’acqua, presente durante il nuoto nella parte anteriore di tutti i popper, e crea un maggiore scodinzolio dell’artificiale, un tubo di bollicine decisamente superiore rispetto a quello formato dai popper convenzionali, un freno posteriore che rallenta l’artificiale quando il pescatore interrompe il recupero e, in generale, permette un maggior controllo dell’esca. Il TOTO 113 è fondamentalmente un popper “nuotatore” che durante l’azione di recupero entra ed esce dall’acqua automaticamente senza che sia necessaria nessuna azione particolare con la canna da parte del pescatore. Recuperato linearmente, o alternato a brevi o lunghe jerkate, crea un tubo subacqueo di bollicine veramente importante, e un caratteristico "brivido" dell’esca che entra autonomamente in vibrazione a intervalli regolari. Perfetto anche se utilizzato come un classico popper e in questo più gestibile rispetto al modello di taglia superiore con le normali canne MH di uso comune.

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SEASPIN TOTO 131

Non disponibile

Seaspin

Il buco che “buca”!! Il nome deriva da Antonio Crasà, Totò per gli amici, componente dello staff del marchio, che ha avuto la prima idea e ha realizzato il primo prototipo di legno da cui è partita tutta la fase di progettazione e di realizzazione del modello. Con la realizzazione di questo artificiale, proprio per la sua singolarità estetica, ma soprattutto per quanto di tecnico rappresenta, si alza di molto l’asticella della progettazione delle hard bait di ultima generazione. In questo caso lo studio di progettazione esce dallo schema naturalistico d’imitazioni di colori o forme simili al reale, per andare alla ricerca di nuovi profili e superfici che siano funzionali al movimento che si voglia l’artificiale abbia in acqua. In cosa consiste dunque tutta questa innovazione? Nell’utilizzo di una forma semplice ma che ha comportato più di due anni di studi e di test per collocarla correttamente e far sì che durante il nuoto crei forze complesse che causino azioni sorprendenti: un buco. Un semplice buco che comporta però un’importante innovazione nel mondo delle esche artificiali. Un buco che genera ovviamente delle vibrazioni diverse dal normale e che, per questo motivo, sono percepite dai pesci in maniera più efficace e che causa dei comportamenti in acqua molto interessanti difficilmente confrontabili con alcun altro popper in commercio. Un progettista può immaginare immediatamente quale importanza e quali forze si generano con la presenza stessa dell’anomalia di un foro nella parte posteriore del modello. Queste forze sono create dalla forma particolare e asimmetrica delle superfici che creano il foro e che interrompono i filetti di acqua che normalmente aderiscono ai fianchi e al corpo dell’artificiale durante il recupero. Per progettare correttamente le superfici, in particolare quelle nella zona intorno al buco, chiamiamola “camera del foro”, abbiamo deciso di utilizzare dei programmi dedicati alla meccanica strutturale e alla fluidodinamica che ci offrivano la possibilità di simulare varie configurazioni relative al comportamento strutturale dell’artificiale. Le due svasature laterali asimmetriche servono, infatti, a convogliare una quantità maggiore di aria e acqua nella zona in questione e, in collaborazione con le superfici curve di battuta, creano un attrito nella parte posteriore dell’artificiale e interagiscono continuamente nel nuoto del modello. Potremmo semplificare l’azione come un freno che tra le altre cose genera un caratteristico “brivido” a intervalli regolari durante l’azione di recupero che è veramente molto interessante. Oltre a questo, l’esca una volta entrata in acqua accumula, proprio all’interno del foro, una bolla d’aria che alleggerisce la parte posteriore favorendone lo scodinzolamento iniziale. Jerkando successivamente con energia, l’artificiale crea un tubo di bollicine, che si disperde nell’acqua, decisamente superiore a quello formato dai popper normali, sia per la presenza del surplus di aria trattenuto dal foro sia e soprattutto per la forte turbolenza che si crea all’interno del complesso sistema della “camera del foro”. Altra caratteristica causata dal freno posteriore, esaminato in precedenza, è l’arresto immediato dell’artificiale quando il pescatore interrompe il recupero. L’esca si ferma come durante la pausa di un video! Un’assenza totale di abbrivio. In generale l’artificiale si può descrivere come un popper “nuotatore che durante l’azione di recupero entra ed esce dall’acqua automaticamente senza che sia necessaria nessun’azione particolare con la canna da parte del pescatore. Recuperato linearmente, o alternato a brevi o lunghe jerkate, crea un tubo subacqueo di bollicine veramente impressionante intervallato da un caratteristico “brivido” dell’esca che entra autonomamente in vibrazione a intervalli regolari. Il Toto è perfetto anche se utilizzato a strappi da fermo per rompere la superficie e creare grandi schizzi sull’acqua. Lancio? Lontanissimo. Per quanto riguarda la camera del foro, che indubbiamente caratterizza tutta l’estetica dell’esca, sono state scelte delle specifiche colorazioni metallizzate, ma non riflettenti, per creare un’alternanza lucido/opaco durante il nuoto che ha sembra dato ottimi risultati in pesca. Nei modelli trasparenti questa diversa luminosità è causata dai flash ritmici dovuti alle diverse angolazioni della lamina interna metallizzata durante l’azione di rollio dell’esca. Vista la particolare resistenza delle ancorette è dedicato in particolare a serra, lecce e ricciole ma in generale a tutti i pesci della fascia mediterranea come barracuda e tunnidi di media taglia. Il Toto 131 ha l’armatura passante e il disegno è registrato a livello europeo. SEASPIN TOTO 131